Verso Bookciak, Azione! 2018. Cominciamo dai libri: un graphic novel nel condominio Italia
“Residenza Arcadia” di Daniel Cuello (Bao Publishing), disegnatore argentino ma italiano d’adozione, è uno dei quattro libri scelti per ispirare i bookciak dell’edizione 2018 del nostro premio veneziano. È un graphic novel ambientato in un vecchio condominio abitato da persone anziane, in un paese non identificato dove, però, un regime politico autoritario tutto presiede e regola. Ed è caccia allo straniero. Il disegnatore sarà ospite di Festivaletteratura di Mantova (dal 5 al 9 settembre) …
Magari non sarà il Condominio raccontato da James Graham Ballard in uno dei suoi celebri romanzi fantascientifici: un grattacielo di 40 piani, un falansterio di lusso dove abitano migliaia di persone e dove le scaramucce tra condomini si trasformano, giorno dopo giorno, in una vera e propria guerra di tutti contro tutti.
Residenza Arcadia, invece, è un vecchio palazzotto abitato da persone anziane, da vecchi insomma, almeno quanto i loro ricordi. E sembrerebbe un posto tranquillo, dove l’unico problema da risolvere è se piantare petunie o gardenie nel giardinetto condominiale. E invece…
Gli inquilini creati da Daniel Cuello – argentino di Córdoba ma italiano d’adozione – autore del graphic novel Residenza Arcadia (Bao Publishing, 2017) salgono e scendono le scale, s’incontrano sui ballatoi, chiacchierano ma più spesso berciano e litigano. C’è Mirta, fissata con la paura dei ladri e che se la prende con Emilio che passa la sua giornata a scattare foto con il telefonino (nonostante l’età, hanno tutti l’ossessione dei cellulari); ci sono Dirce, moglie di Emilio, con il nipote Ettore che spara lo stereo a tutto volume; e c’è Dimitri con il suo terribile cagnetto Rasputin. Pochi affetti sinceri tra di loro, piuttosto piccoli odi e baruffe quotidiane e un’unica condivisa solidarietà: quella contro gli estranei, come lo è la famiglia di nuovi inquilini, una coppia con una bambina piccola, forse stranieri.
Ma c’è un’ombra più buia che avvolge Residenza Arcadia. È quella di un regime politico autoritario di un Partito Unico che tutto presiede e regola: dall’assegnazione delle case alla legge che stabilisce il massimo di libri pro capite. Nel giorno della Grande Parata che celebra il regime – una scena e un’atmosfera che ci hanno ricordato il grande film di Ettore Scola Una giornata particolare – scatta la repressione e l’arresto dei due genitori «stranieri», mentre la piccola sparisce, forse portata via dai gendarmi: «lo fanno sempre… è una prassi regolare del Partito… prendono i figli degli oppositori affinché siano cresciuti in ambienti sani», commenterà Dimitri, ex funzionario della Gendarmeria.
Un fedelissimo del Partito che espone così il suo credo: «Ovunque nel mondo stanno prosperando idee di malriposta tolleranza, idee pericolose e contagiose che si accumulano, che diventano pesanti, che si trasformano in valanghe… ma la valanga possiamo fermarla prima che travolga Residenza Arcadia». Che Dimitri – assieme a tutti i condomini per una volta solidali – abbia qualcosa a che fare con la retata? Una vera carogna o, anche lui, come altri inquilini del palazzo, con qualcosa del suo passato e della sua vita da nascondere e che pesa con gli inevitabili sensi di colpa e di vergogna? Ci fermiamo qui e non vi diciamo di più.
Aggiungiamo però che Daniel Cuello è un bravissimo disegnatore e illustratore che ha un sito web molto seguito. Dopo tante vignette e piccoli racconti postati in rete (di recente il suo editore Bao Publishing li ha raccolti e pubblicati in Guardati dal Beluga Magico) nel 2017 ha finalmente realizzato il suo primo graphic novel, Residenza Arcadia. Un lavoro ben riuscito, solo apparentemente leggero, sostenuto dal suo tratto grafico essenziale e cartoonesco, ma capace di accensioni e toni drammatici che trasformano quella che potrebbe sembrare una sit-com televisiva in uno scavo psicologico, sociale e politico di tutto rispetto. Leggetelo e fate attenzione alle riunioni di condominio.
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