“Il mio film di denuncia”. Marco Bellocchio porta a Cannes “Il traditore” Buscetta
Unico italiano a Cannes 72 (dal 14 al 25 maggio), “Il traditore”, nuovo film di Marco Bellocchio sul pentito di mafia Tommaso Buscetta, interpretato da Pierfrancesco Favino. “Un film ancora diverso da tutti i precedenti che forse assomiglia un po’ a “Buongiorno, notte” – dice il regista – . Film civile (o di denuncia sociale come si diceva una volta) evitando però ogni retorica e ideologia”. Tra gli interpreti Maria Fernanda Candido, Giovanni Calcagno e Fausto Russo Alesi. In sala il 23 maggio, nell’anniversario della strage di Capaci …
Sarà a Cannes, unico italiano in concorso, Il traditore, nuovo film di Marco Bellocchio interpretato da Pierfrancesco Favino. Un film di vendette e tradimenti su Tommaso Buscetta, detto anche il “boss dei due mondi”, visto da una prospettiva inedita e mai studiata prima.
Il racconto del primo grande pentito di mafia, l’uomo che per primo consegnò le chiavi per avvicinarsi alla piovra, cambiando così le sorti dei rapporti tra Stato e criminalità organizzata. Un racconto fatto di violenze e di drammi, che inizia con l’arresto in Brasile e l’estradizione di Buscetta in Italia, passando per l’amicizia con il giudice Falcone e gli irreali silenzi del Maxiprocesso alla mafia.
Ed è proprio nel momento in cui la giustizia sembra aver segnato un punto, che Cosa Nostra ricorda a Buscetta e all’Italia che la sua sconfitta è ben lontana. Scoppia la bomba a Capaci e Buscetta alzerà il tiro facendo il nome di Andreotti: un tragico boomerang che lo costringerà a fuggire dall’Italia per sempre.
«Naturalmente sono contento per l’invito a Cannes – dice Bellocchio a caldo -. Il concorso è una gara e posso solo accettarla cercando di fare il più bel film possibile, correndo freneticamente perché c’è veramente poco tempo.
È un film ancora diverso da tutti i precedenti, forse assomiglia un po’ a Buongiorno, notte perché i personaggi si chiamano coi loro veri nomi, ma lo sguardo è più esposto, all’esterno, i protagonisti sono spesso in pubblico, per esempio nel gran teatro del Maxiprocesso di Palermo e in altri teatri di altri processi con un copione diverso, pur essendo i personaggi spesso ripresi a distanza ravvicinata, trascurando però quei tempi psicologici, quelle nevrosi e psicosi “borghesi” che sono state spesso la materia prima di molti film che ho fatto in passato.
Il Traditore è anche un film civile (o di denuncia sociale come si diceva una volta) evitando però ogni retorica e ideologia.
Ho scoperto infine in questo film, sempre da dilettante, il siciliano, lingua meravigliosa spesso storpiata, ridicolizzata, caricaturizzata anche dal nostro cinema (e televisione).
Di altro e più approfonditamente spero si possa parlare a Cannes, dopo la visione del film (e della squadra straordinaria con cui è stato possibile farlo)».
Nel cast anche Maria Fernanda Candido nel ruolo della moglie di Buscetta, Giovanni Calcagno in quello di Tano Badalanti, Fausto Russo Alesi in quello di Giovanni Falcone.
Il traditore uscirà in sala con 01 il 23 maggio, anniversario della strage di Capaci.
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