Contro l’incubo talebano. Lettera aperta della regista afghana Sahraa Karimi


Appello della regista afghana Sahraa Karimi in fuga da Kabul. La sua è una lettera aperta in cui chiede protezione per i registi e per le donne in generale contro le brutalità dei Talebani che hanno invaso il paese durante il ritiro definitivo delle forze statunitensi.

La lettera di Karimi è stata inviata alle organizzazioni dei media internazionali e pubblicata dal suo account Facebook.

La regista di Hava, Maryam Ayesha delicato affresco al femminile sul tema dell’aborto, presentato a Venezia 2019, lancia il suo grido d’allarme: “I talebani spoglieranno le donne dai loro diritti; le nostre voci saranno cacciate nell’ombra delle nostre case, il nostro diritto ad esprimerci condanato al silenzio”. Quando i talebani erano al potere – prosegue – “a scuola non c’erano ragazze. Da allora, ci sono oltre 9 milioni di ragazze afgane dietro ai banchi. Proprio in queste poche settimane, i talebani hanno distrutto molte scuole e 2 milioni di ragazze ora sono di nuovo costrette a lasciare le classi”.

Sahraa Karimi alla testa dell’Afghan Film, istiituzione del cinema pubblico, mette in guardia anche dal pericolo che col ritorno dei talebani al potere saranno vietate tutte le opere d’arte: “Io e altri registi potremmo essere i prossimi sulla loro lista”.