Il cinema indipendente che racconta il lavoro. Torna Working Title Film Festival e c’è anche Memory Ciak
Cinema indipendente, cinema che racconta il lavoro. Torna a Vicenza dall’11 al 16 novembre Working Title Film Festival con un ricco programma e 27 film in concorso. Tra le novità la collaborazione con “Memory Ciak” sezione speciale del nostro premio Bookciak, Azione! e la proiezione (il 16 novembre) di Ho sognato che a Milano c’era il mare di Mattia de Gennaro, liberamente ispirato a Il ragazzo con la tuta blu di Peppe Lomonaco. Bookciak Magazine è media partner del festival …
Nato nel 2016, il Working Title Film Festival intende dare visibilità alla produzione audiovisiva indipendente sui temi del lavoro. La settima edizione, promossa dall’associazione Laboratorio dell’inchiesta economica e sociale (Lies) Aps, si terrà dall’11 al 16 novembre 2024 a Vicenza, con un evento di anteprima giovedì 7.
Una novità di questa settima edizione è la partnership con il Premio Bookciak, Azione!, dedicato al rapporto tra cinema e letteratura, nell’ambito della quale il 16 novembre sarà proiettato il cortometraggio vincitore della sezione Memory Ciak, Ho sognato che a Milano c’era il mare di Mattia de Gennaro, liberamente ispirato a Il ragazzo con la tuta blu di Peppe Lomonaco.
“Working Title Film Festival – spiega la direttrice artistica Marina Resta – è da sempre attento a valorizzare le produzioni indipendenti, i generi, i formati e i temi che fanno più fatica a emergere nei circuiti mainstream. Le opere sono state selezionate non solo per l’originalità e l’attualità tematica, ma anche e soprattutto per la freschezza dello sguardo e la capacità degli autori di sperimentare con il linguaggio, o meglio i linguaggi, dell’audiovisivo”. E il festival, ci tiene a precisare, è aperto alle culture e ai paesi di tutto il mondo. In questa edizione le opere provengono dall’Europa, dal centro e sud America, oltre che da Armenia, Egitto e Stati Uniti.
Tra i 27 film in concorso, presentati in tre sezioni, lungometraggi & mediometraggi, cortometraggi ed ExtraWorks (film ibridi, sperimentali, video arte, videoclip), vi sono un’anteprima europea e 11 anteprime italiane. Il film di apertura è Altamar del regista costaricano Ernesto Jara Vargas, dedicato alle giornate di un pescatore tra il mare e il piccolo villaggio in cui vive.
When We Fight degli statunitensi Yael Bridge e Yoni Golijov segue il grande sciopero di oltre 30 mila insegnanti che nel 2019 bloccò le scuole della California. Il cortometraggio Andy et Charlie della francese Livia Lattanzio ha per protagoniste due giovani donne che si esibiscono sul palco in spettacoli erotici.
Life is a game degli italiani Luca Quagliato e Laura Carrer è un’indagine sul lavoro dei rider che mescola i linguaggi del documentario e dell’animazione. Working Class Goes To Hell del serbo Mladen Djordjevic è una satira corrosiva che unisce lotta di classe e soprannaturale, flirtando con i canoni del grottesco e dell’horror.
Tra i film della sezione Extraworks – intitolato alla regista e operatrice culturale Chiara Rigione scomparsa nel 2023, di cui sarà proiettato nella serata finale il cortometraggio Domani, chissà, forse (vincitore del premio Zavattini e presentato nel 2020 nell’ambito di Bookciak, Azione! alla Mostra di Venezia) insieme a un progetto a lei dedicato – si segnala Trust Exercises, film sperimentale e di videodanza della regista statunitense Sarah Friedland, che ha vinto i premi per miglior regia, miglior attrice e il Leone del futuro per il miglior esordio con il lungometraggio Familiar Touch presentato nella sezione Orizzonti della Mostra del Cinema di Venezia 2024.
Il programma prevede una serie di eventi collaterali, tra cui l’anteprima del festival intitolata “Video storytelling tra arte e impresa” nell’ambito della sezione Industry dedicata ai professionisti del settore audiovisivo, e l’incontro “Fare cinema indipendente: modelli e opportunità”, in collaborazione con Doc Servizi e Casa di Cultura Popolare.
Qui il programma completo e le schede dei film. Bookciak Magazine è media partner.
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