Addio Raffaella Carrà, la pop star che insegnò all’Europa la gioia del sesso. Passando anche dal cinema


Frank Sinatra con Raffaella Carrà in “Il colonnello Von Ryan”

L’ombelico della Carrà, le gambe della Carrà, il caschetto di capelli della Carrà, la risata della Carrà, i fagioli della Carrà, i duetti televisivi della Carrà (con Mina, Alberto Sordi, Roberto Benigni), le canzoni, della Carrà …

E il cinema? Sì, c’è anche il cinema nella straordinaria vita della «regina della tv», di Raffaella Maria Roberta Pelloni, in arte Raffaella Carrà (il nome d’arte le fu suggerito dal regista Dante Guardamagna, associando il nome Raffaello/Raffaella con quello di un altro grande pittore come Carlo Carrà) morta a Roma il 5 luglio all’età di 78 anni e nata a Bologna nel 1943.

Fin da piccola, all’età di 9 anni, da Tormento del passato (1952) di Mario Bonnard a Colpi di fortuna (2013) di Neri Parenti. In mezzo una trentina di film di ogni genere spesi tra i Cinquanta e i Sessanta, prima dell’esplosione di fama e carriera nella tv. Molti titoli peplum: tra Maciste, Ulisse, Ercole, Ponzio Pilato, Cesare; in qualche parodia come Il vostro superagente Flit (1967) di Mariano Laurenti o al fianco di Jean Marais ne Il santo prende la mira (1966) di Christian-Jacque.

Tra piccole apparizioni, particine, spesso guidata da registi non celeberrimi ma non solo. Eccola, allora, in La lunga notte del ’43 (1960) di Florestano Vancini, in Il peccato degli anni verdi (1960) di Leopoldo Trieste, in I compagni (1963) di Mario Monicelli, in La Celestina P. R. (1965) di Carlo Lizzani. E poi nel suo ruolo più famoso, in Il colonnello Von Ryan (1965) di Mark Robson, al fianco di Frank Sinatra (nelle foto).

Dentro il cinema Raffaella Carrà c’è finita con la celebrazione di Ballo ballo (2020) di Nacho Álvarez, musical dedicato alle sue canzoni e ai suoi balli. Celebrazione definitiva avvenuta il 16 maggio del 2020 con l’uscita sul prestigioso The Guardian di un lungo articolo di Angelica Frey intitolato Raffaella Carrà: the Italian pop star who taught Europe the joy of sex, ovvero… la pop star italiana che insegnò all’Europa la gioia del sesso. Tra l’ombelico scoperto e un ammiccante Tuca Tuca.