Cercasi nuovo Jedi per la resistenza italiana. Nel nuovo “Star Wars” è donna

In sala dal 13 dicembre (per Disney) l’ottavo episodio di “Star Wars-Gli Ultimi Jedi” dove sono quattro donne al comando di tutto. A cominciare da Rey (Daisy Ridley) a cui passa in blocco l’eredità della “religione Jedi”. È proprio lei che viene spedita alla ricerca di Luke Skywalker, l’ultimo Jedi che si è ritirato dalla politica sullo scoglio più sperduto della Galassia. La Resistenza, senza di lui, non ha speranze. Abbiamo un Luke Skywalker, nella sinistra italiana?…

 

È il film destinato a stracciare, secondo i pronostici, la concorrenza natalizia ai botteghini.

Personalmente conto sul meritatissimo “de profundis” dei cinepanettoni, che sono alla canna del gas, ma, a prescindere, mi inchino davanti alla preveggenza dei più fortunati blockbuster Usa, anche quelli seriali e ripetitivi come questo Star Wars Episodio VIII – Gli Ultimi Jedi, che strategicamente è già sui nostri schermi ben prima del 25 dicembre.

 O è preveggenza, o è un culo sfacciato. Si chiude l’anno con il poker di donne anti-molestie sessuali a dominare la copertina di “Time”, e il nuovo capitolo della franchise fondata da George Lucas quarant’anni fa ti piazza esattamente quattro donne al comando di tutto. Per la prima volta in assoluto. È una svolta. I film che tirano su un paio di miliardi di dollari nel mondo hanno un potere di moltiplicazione del messaggio praticamente illimitato. E vengono scritti e girati “prima” di essere up to date. Perché riescono ad anticipare i tempi?
Carrie Fisher purtroppo ci ha lasciato, ma è riuscita a incarnare per l’ultima volta la leader maxima della Resistenza, in questo Star Wars. Laura Dern è il vice-ammiraglio che prende il comando delle truppe ribelli e si sacrifica per garantire la ritirata ai sopravvissuti. Spunta una nuova eroina, opportunamente cinese (Kelly Marie Train), ma soprattutto l’eredità della “religione Jedi” passa in blocco a una donna, Rey (Daisy Ridley). Da quando è entrata nel team Disney, la saga ha assunto messaggi più forti e più netti, qui per esempio si spara alzo zero sui trafficanti di armi. Attenti ai blockbuster, non sono passatempi, fanno opinione.

Nella dotazione di guest star di passaggio c’è anche un ambiguo Benicio Del Toro, ma è rilevante che il regista di questo episodio sia un serissimo regista “indy” allievo del Sundance, Rian Johnson, mentre il J.J. Abrams che ha diretto il precedente episodio qui è produttore. Rassegniamoci a una saga che ci accompagnerà forse per tutta la vita, eterna come eterna è la ribellione al potere. Questo però non era un capitolo facile, perché, esattamente come Dunkirk, si occupa di un’eroica, epica ritirata.

 So bene che chi si è perso qualche puntata avrà qualche problema con gli alberi genealogici, che incidono molto sul “drama”. Suppongo che avvicinare Star Wars a partire da adesso sarebbe come guardare Il Trono di Spade a partire dall’ottava stagione. Ma sono queste franchise senza fine che ci hanno insegnato a digerire le serie tv. E che ne hanno gettato le fondamenta.

Al suo specialissimo e trionfante exploit femminile, Gli ultimi Jedi aggiunge il solito zoo di bestiole fantasy irresistibili, dai lupi di cristallo ai caproni corridori, dalle mucche marine ai pulcini di roccia. L’appeal della saga è nato proprio dal mix di sci-fi e di fauna da cinema di animazione, per non parlare dei droidi, da sempre personaggi-chiave. Eppure – potere dello show business americano – anche noi periferici italiani potremmo trovare fonte di ispirazione politica.

Nell’incipit del film, Rey viene spedita alla ricerca di Luke Skywalker, l’ultimo Jedi che si è ritirato dalla politica sullo scoglio più sperduto della Galassia. Determinato a chiudersi fuori dal mondo, dalla lotta, dalla formazione di nuove leve. Ma la Resistenza, senza di lui, non ha speranze. Il suo ritorno non garantirà la vittoria, ma almeno la sopravvivenza dei ribelli. Abbiamo un Luke Skywalker, nella sinistra italiana? Ognuno ha il suo, probabilmente. Un autoescluso carismatico. Uno capace di dare tempo e modo ai nuclei dispersi di ribelli di riaggregarsi, come nel mondo di Star Wars. Nel caso che esista davvero, da noi, forse è tempo che si materializzi. Cercasi nuova Jedi. Donna, possibilmente.

l’articolo è anche su Huffington Post