Cercasi nuovo Jedi per la resistenza italiana. Nel nuovo “Star Wars” è donna
In sala dal 13 dicembre (per Disney) l’ottavo episodio di “Star Wars-Gli Ultimi Jedi” dove sono quattro donne al comando di tutto. A cominciare da Rey (Daisy Ridley) a cui passa in blocco l’eredità della “religione Jedi”. È proprio lei che viene spedita alla ricerca di Luke Skywalker, l’ultimo Jedi che si è ritirato dalla politica sullo scoglio più sperduto della Galassia. La Resistenza, senza di lui, non ha speranze. Abbiamo un Luke Skywalker, nella sinistra italiana?…
È il film destinato a stracciare, secondo i pronostici, la concorrenza natalizia ai botteghini.
Personalmente conto sul meritatissimo “de profundis” dei cinepanettoni, che sono alla canna del gas, ma, a prescindere, mi inchino davanti alla preveggenza dei più fortunati blockbuster Usa, anche quelli seriali e ripetitivi come questo Star Wars Episodio VIII – Gli Ultimi Jedi, che strategicamente è già sui nostri schermi ben prima del 25 dicembre.
Nella dotazione di guest star di passaggio c’è anche un ambiguo Benicio Del Toro, ma è rilevante che il regista di questo episodio sia un serissimo regista “indy” allievo del Sundance, Rian Johnson, mentre il J.J. Abrams che ha diretto il precedente episodio qui è produttore. Rassegniamoci a una saga che ci accompagnerà forse per tutta la vita, eterna come eterna è la ribellione al potere. Questo però non era un capitolo facile, perché, esattamente come Dunkirk, si occupa di un’eroica, epica ritirata.
Al suo specialissimo e trionfante exploit femminile, Gli ultimi Jedi aggiunge il solito zoo di bestiole fantasy irresistibili, dai lupi di cristallo ai caproni corridori, dalle mucche marine ai pulcini di roccia. L’appeal della saga è nato proprio dal mix di sci-fi e di fauna da cinema di animazione, per non parlare dei droidi, da sempre personaggi-chiave. Eppure – potere dello show business americano – anche noi periferici italiani potremmo trovare fonte di ispirazione politica.
Nell’incipit del film, Rey viene spedita alla ricerca di Luke Skywalker, l’ultimo Jedi che si è ritirato dalla politica sullo scoglio più sperduto della Galassia. Determinato a chiudersi fuori dal mondo, dalla lotta, dalla formazione di nuove leve. Ma la Resistenza, senza di lui, non ha speranze. Il suo ritorno non garantirà la vittoria, ma almeno la sopravvivenza dei ribelli. Abbiamo un Luke Skywalker, nella sinistra italiana? Ognuno ha il suo, probabilmente. Un autoescluso carismatico. Uno capace di dare tempo e modo ai nuclei dispersi di ribelli di riaggregarsi, come nel mondo di Star Wars. Nel caso che esista davvero, da noi, forse è tempo che si materializzi. Cercasi nuova Jedi. Donna, possibilmente.
l’articolo è anche su Huffington Post
Teresa Marchesi
Giornalista, critica cinematografica e regista. Ha seguito per 27 anni come Inviato Speciale i grandi eventi di cinema e musica per il Tg3 Rai. Come regista ha diretto due documentari, "Effedià- Sulla mia cattiva strada", su Fabrizio De André, premiato con un Nastro d'Argento speciale e "Pivano Blues", su Fernanda Pivano, presentato in selezione ufficiale alla Mostra di Venezia e premiato come miglior film dalla Giuria del Biografilm Festival.
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