“Ciak” ha un nuovo direttore (Flavio Natalia). E quelli d’oro vanno a “Dogman” e Moretti

È Dogman di Matteo Garrone, già vincitore ai David, a trionfare anche ai Ciak d’oro 2019, con sei riconoscimenti tra cui miglior film.

Sì è svolta nella serata di martedì 18 giugno a Roma la cerimonia di consegna dei premi assegnati annualmente dal mensile Ciak, testata di cinema alla cui direzione si è appena insediato Flavio Natalia che prende il posto di Piera Detassis, attuale presidente e direttrice artistica dei David di Donatello, alla testa del magazine per 22 anni.

Natalia, proveniente dalla direzione degli spettacoli di Sky Tg24, dove è arrivato dopo anni alla comunicazione di Mediaset e ancor prima apprezzato giornalista all’Ansa, avrà il compito non facile di rilanciare la testata di proprietà del gruppo Visibilia di Daniela Santanchè, puntando su un nuovo progetto editoriale, con più attenzione alle serie tv.

Proseguendo con i premi, il Superciak d’oro va a Paola Cortellesi come protagonista del 2019, il Ciak d’Oro Classic alla carriera va a Nanni Moretti, che con Santiago, Italia “ha saputo illuminare una vicenda poco conosciuta della storia recente, civile e politica, del nostro Paese”, mentre quello Colpo di Fulmine lo porta a casa Valeria Golino per Euforia.

Il Ciak d’Oro per la Miglior Regia incorona Mario Martone per Capri-Revolution e il Ciak d’Oro per la Migliore Attrice alla “indivisibile” qui divisa Marianna Fontana.

Riceve il Ciak d’Oro come Miglior Attore Alessandro Borghi, protagonista di Sulla mia Pelle, diretto da Alessio Cremonini. Al regista va il Ciak d’Oro per l’Opera Prima. Il Ciak d’Oro al Miglior Produttore è di Luigi e Oliva Musini di Cinemaundici e Andrea Occhipintidi Lucky Red sempre per il film su Stefano Cucchi.

Mentre a Sembra mio figlio di Costanza Quatriglio – già vincitore del Nastro d’argento della legalità – va quello Bello & Invisibile, destinato ai film meritevoli ma trascurati dal pubblico che hanno votato la giuria dei 100 critici e giornalisti.