Corsa a due per i David 2024: Cortellesi e Garrone fanno il pieno. La letteratura scarseggia

Alla serata di premiazione, il 3 maggio su Rai1, sarà testa a testa tra “Io Capitano” di Matteo Garrone e “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi. Per questioni di regolamento è mancata la nomination a miglior regia, ma è record di candidature per un esordio (19). C’è spazio anche per Nanni Moretti e Marco Bellocchio, rispettivamente in 7 e 11 cinquine. Mentre Alice Rohrwacher raggiunge quota 13, ma da sfavorita. Sorpresa per “Palazzina Laf“, in gara in 5 categorie. La letteratura, però, è la grande assente…

Come ci si aspettava, nelle cinquine dei David di Donatello 2024, annunciate il 3 aprile, i più presenti sono Io Capitano di Matteo Garrone e C’è ancora domani di Paola Cortellesi. Le possibilità che la cerimonia di premiazione, in diretta su Rai1 il 3 maggio, possa trasformarsi in una gara a due sono altissime, ma dalla sua Garrone ha il revanscismo per il mancato Oscar (assegnato meritatamente a La zona di interesse di Jonathan Glazer) che potrebbe essere determinante.

I due film hanno collezionato un totale di 34 candidature nella stragrande maggioranza delle categorie più in vista. Manca all’appello, per Cortellesi, quella alla miglior regia, in virtù della presenza nella cinquina come miglior regista esordiente, per la quale ha già la statuetta in tasca. Un premio, oltretutto, lo ha già ricevuto: il David del pubblico, assegnato al film col maggiore incasso della stagione.

Già nel 2016 Gabriele Mainetti non poté essere candidato per via del regolamento dei David, che di fatto rende incompatibile un esordio con la cinquina alla miglior regia. E forse è giunta l’ora di apportare delle modifiche. A provare a consolare la regista ci penseranno comunque le 19 candidature e il record di miglior presenza nelle cinquine per un esordio.

Tolti i due favoriti, la categoria che più ci interessa è senz’altro quella alla miglior sceneggiatura adattata, molto spesso costellata di riferimenti letterari. Quest’anno un film è in realtà ispirato a un episodio storico (Mixed by Erry di Sidney Sibilia) e uno invece a un’opera teatrale (Misericordia di Emma Dante). Gli unici letterari della cinquina risultano Rapito di Marco Bellocchio, Le vele scarlatte di Piero Marcello e Lubo di Giorgio Diritti. Per gli ultimi due si tratta dell’unica candidatura a questi David.

Gli autori ormai di lungo corso, Nanni Moretti e Marco Bellocchio, si sono spartiti i posti rimanenti nelle cinquine. Il sol dell’avvenire, diretto dal primo, ha raccolto 7 candidature, sono ben 11 invece per Rapito, diretto dal secondo. Una sua quota non proprio piccola la ottiene anche Alice Rohrwacher per La chimera, 13 nominations. Ma tutti e tre i film sono certamente sfavoriti e raccoglieranno con ogni probabilità poche statuette.

Piccole sorprese, ben accolte, sono state le 5 candidature di Palazzina Laf di Michele Riondino e l’unica, ma a miglior attore protagonista, di Cento domeniche di Antonio Albanese. In entrambi i casi si trattava di film su un passato scomodo, da un lato il reparto lager dell’Ilva di Taranto e dall’altro la disperazione dei truffati delle banche.

Nella categoria documentari dominano invece i ritratti di personaggi popolari: c’è il doc di Carlo Verdelli su Enzo Janacci (Vengo anch’io), quello di Riccardo Milani su Giorgio Gaber (Io, noi e Gaber) e quello di Mario Martone dedicato a Massimo Troisi (Laggiù qualcuno mi ama), che forse ha le maggiori possibilità. La cinquina è completata da Mur, esordio alla regia di Kasia Smutniak, e Roma santa e dannata di Daniele Ciprì.

Già assegnato, come di consueto, il David al miglior corto, vinto da The Meatseller di Margherita Giusti. Mentre si seguono i pronostici per il premio al miglior film internazionale, dove spicca Anatomia di una caduta di Justine Triet. A contendersi la statuetta con lei ci saranno l’immancabile Martin Scorsese con Killers of the Flower Moon, il trionfante Oppenheimer di Cristopher Nolan e altre due piacevoli sorprese: Foglie al vento di Aki Kaurismaki e As Bestas di Rodrigo Sorgoyen.

L’appuntamento è il 3 maggio, per vedere come finirà questo testa a testa ma anche per scoprire tutti gli altri vincitori.