Fotografando Elisabetta. The Queen nel ritratto doc dei grandi fotografi

Passato tra gli Special Screenings della Festa di Roma “Ritratto di regina” diretto da un nostro più che noto artista della fotografia: Fabrizio Ferri. Attraverso la “guida” dell’attore britannico Charles Dance, un viaggio attraverso gli scatti regali dei grandi fotografi del passato, le parole tratte dai loro diari e dalle loro “confessioni” su Elisabetta II. Lo spunto è l’omonimo bestseller di Paola Calvetti qui anche sceneggiatrice. Il film sarà al cinema 21-22-23 novembre con Nexo …

Come si cerca di tirar fuori l’anima di una regina che non sorride a comando, che non rilascia interviste, che veste il trono d’Inghilterra da 70 anni, che con le masse comunicava, forse per tranquillizzarle, ultimamente, soprattutto con abiti e cappelli in prevalenza dai colori pastello?

Ci hanno provato emozionati e preoccupati per l’incarico, i più grandi artisti della fotografia.
Su questo Paola Calvetti ha scritto un libro, edito da Mondadori, e ora la sceneggiatura di Ritratto di regina, diretto da un nostro più che noto artista della fotografia: Fabrizio Ferri.

A condurre il racconto, dopo i titoli di testa dove piovono macchine fotografiche neanche un po’ digitali, il noto attore Charles Dance che in primissimo piano su fondo nero legge quanto, di questa esperienza, han confessato in diari i primi fotografi scomparsi, a cominciare dal superbo Cecil Beaton autore dell’immagine dell’incoronazione della giovane Elisabetta II con già il peso sulla testa, e certo anche nel cuore, di ben 15 chili di gioielli.

Seguono Capa e Bresson che han preferito immortalare il riflesso dell’evento puntando l’occhio sull’immensa folla – tre milioni di persone stipate a Londra – che non ha mai cessato, in settanta anni, di seguirla ed amarla.
E soprattutto rispettarla perché da subito, non solo per strategia politica, si è trasformata in simbolo di tradizione e dunque stima.

Stima che Ferri strappa a giovani e vecchi, alternando alle interviste per strada, forse troppe, il risultato più interessante dei lavori di artisti come Bryan Adams, Antony Armstrong-Jones, Yousuf Karsh, e le interviste ai fotografi di moda, cronaca o guerra, ma scelti dalla regina, a quanto pare pure buona fotografa, e dalla corte, che sono ancora vivi e hanno avuto l’occasione di cimentarsi nel ritratto della Queen più immortalata al mondo. Anche da gadget di ogni tipo. Barbie compresa.
Tra questi anche i più recenti: Chris Levine, Brian Aris, Jason Bell, John Swannell e David Montgomery.

Non mancano le interviste ai famosi che hanno avuto l’occasione di incontrarla. Tra cui l’attrice Susan Sarandon, indecisa sul se e come inchinarsi, che l’occasione l’ha avuta per la presenza di suo figlio in una gara. Ma anche Isabella Rossellini cui l’esperienza dei rapporti coi fotografi non manca. O Pierpaolo Piccioli direttore creativo di Valentino. E soprattutto Emma Blau, fotografa e comproprietaria dell’agenzia fotografica Camera Press. Forse la più fornita del mondo.

Tra i ricordi proposti più divertenti, quello di chi la foto per paura non la voleva fare. Poi però, costretto dalla moglie, John Swannell si è deciso e, dopo aver pensato molto, ha scelto di incastrare l’immagine della regina in quella del tramonto di un castello. E si è poi visto rifiutare il progetto. Così è stato costretto ad ambientare la foto in un interno.

Ma anche quello di Julian Calder che è riuscito a trascinare The Queen con ermellino e corona tra i verdi e umidi prati di Balmoral, amati dalla regina che, già nella scelta degli stemmi floreali del Commonwealth di allora per il suo abito da sposa, aveva espresso chiaramente la sua predilezione per la natura.

Consigliato ovviamente agli amanti della fotografia, Il doc su Elisabetta II, Ritratto di Regina prodotto da Nexo Digital con Rai Cinema e presentato tra gli Special Screenings al Rome Film Festival si vedrà il 21-22-23 novembre al cinema con Nexo Digital.