Madri e figlie nella tormenta. E tanta letteratura al Festival di Locarno 77

Sylvia Plath e Doris Lessing; Mariapia Veladiano e Huysmans. È un’edizione molto letteraria quella del Festival di Locarno 77 che si svolgerà dal 7 al 17 agosto. Madri disturbate e infanticide (nei film letterari di Marco Tullio Giordana e Mar Coll); figlie alla ricerca disperata di libertà (Le Vent qui siffle dans les grues di Jeanne Waltz dal romanzo di Lídia Jorge) e riscoperte come “Un angelo alla mia tavola” di Jane Campion a cui va un Pardo d’onore. In gara per l’Italia “Luce” di Silvia Luzi e Luca Bellino e “Sulla terra leggeri” di Sara Fgaier…

 

Con Le déluge, opera seconda di Gianluca Jodice prenderà il via la 77ª edizione del Locarno Film Festival in programma dal 7 al 17 agosto. ll film di apertura ricostruisce i giorni finali della vita di Maria Antonietta e Luigi XVI. Nei panni dei protagonist Mélanie Laurent e Guillaume Canet che saranno premiati col Excellence Award Davide Campari.

Tra le opere del concorso internazionale anche due titoli italiani: Luce di Silvia Luzi e Luca Bellino, che dopo Il cratere, continuano a esplorare i temi della famiglia e del lavoro, e Sulla terra leggeri di Sara Fgaier. Quest’anno, poi, non mancano i film d’ispirazione letteraria. Nel concorso internazionale troviamo Salve Maria della spagnola Mar Coll, tratto dal libro Le madri no di Katixa Agirre (Mendel 2024), storia di una madre che uccide i propri gemelli e di una scrittrice incinta con un legame personale con l’infanticida. Il romanzo esplora la complessità della maternità e le carenze di protezione per madri e figli, in corrispondenza con le opere di Sylvia Plath e Doris Lessing.

Fuori concorso è presente La vita accanto, il nuovo film di Marco Tullio Giordana, ispirato al romanzo di Mariapia Veladiano (Einaudi, 2011), vincitrice del Premio Calvino. Il film tratta una vicenda familiare intrecciata a segreti e sensi di colpa, sceneggiata da Marco Bellocchio e Gloria Malatesta. Giordana riceverà anche un Pardo Speciale alla Carriera, e il film uscirà nelle sale il 22 agosto. Sempre come film fuori concorso troviamo Cartas telepàticas di Edgar Pêra, basato sulle opere di Fernando Pessoa e H.P. Lovecraft.

Nella sezione Panorama Suisse, abbiamo Le vent qui siffle dans les grues di Jeanne Waltz, basato sul romanzo omonimo di Lídia Jorge. Il film esplora la ricchezza e la complessità sia culturale che sociale del Portogallo, ancora profondamente segnato dal suo passato coloniale. La protagonista, Milene, interpretata da Rita Cabaço, è una ragazza dinamica e sognatrice con un lieve ritardo mentale, che vive liberamente grazie al sostegno della nonna.

Nella sezione Histoire(s) du Cinéma c’è Devdas di Sanjay Leela Bhansali, film di Bollywood del 2002, basato sul romanzo omonimo di Sarat Chandra Chattopadhyay.  Una struggente storia d’amore con Shah Rukh Khan e Aishwarya Rai protagonisti. Il romanzo del 1917 dipinge la società bengalese dei primi anni del Novecento, mettendo in luce questioni sociali come la gerarchia delle caste.

 A Jane Campion va il Pardo d’Onore Manor per il suo già premiatissimo Un angelo alla mia tavola, film del 1990 dalla trilogia di Janet Frame: L’isola del presente, Un paese di fiumi, La città degli specchi (Einaudi, 1996).

L’Allégement del regista Marcel Schupbach, restaurato dalla cinémètheque suisse, è basato sul romanzo omonimo di Jean-Pierre Monnier. Sarà proiettato l’ 8 agosto e presentato dallo  stesso regista e da Frédéric Maire. La pellicola segue la storia di una giovane donna, lentamente spinta verso la follia da un desiderio interiore per una vita appassionata, mentre vive una vita monotona nella casa di campagna della nonna. Quest’ultima, che ricorda come sua figlia perse la sanità mentale e morì sulla tomba del suo amante, inizia a vedere similitudini nel comportamento della nipote.

Strada senza ritorno, classico di Samuel Fuller del 1989 è anch’esso tratto dall’ omonimo romanzo che figura tra i gialli Mandadori (2000), scritto da David Goodis. Centrale la figura tragica, Whitey, cantante di successo con una voce da milioni di dollari.

Tracciando le vie inesplorate che il cinema di domani potrebbe percorrere, la sezione internazionale dei Pardi di Domani, propone Ludwig (Power Inferno) di Anton Bialas basato sul classico della letteratura francese, Controcorrente di J.K. Huysmans (pubblicato nel 1884) dedicato all’eroe decadente, afflitto dal mal di vivere, in fuga dalla società.

Infine, nella sezione Piazza Grande troviamo anche il film di Orson Welles, The Lady from Shanghai basato sul romanzo Se muoio prima di svegliarmi (Polillo, 2011) di Sherwood King.

 Qui il programma completo.