Premio Zavattini 2020/21: nove selezionati (più uno) per rimettere in circolo la memoria



Allegro ma non troppo di Francesco Romagnolo, Ballare sempre ballare hardcore di Jacopo Babuscio e Claudia Toto, Estraneo di Filippo Loccioni e John Alex Siciliani, Di padre in figlio di Vittoria Scutifero, Heimat di Giovanni Montagnana, Il comunismo prima di me di Davide Crudetti, Potessi dirti addio di Claudio Balboni e Roberta Martinelli, Sbagliando s’inventa di Alice Sagrati, Seize the times 2020 di Marco Scola Di Mambro, più un decimo progetto, L’ira può affievolirsi però il fuoco sopravvive di Martina Citarella e Isabel Florencia Baeza ammesse in qualità di “uditrici”.

Ecco i progetti ammessi al percorso formativo e di sviluppo della nuova edizione del Premio Zavattini 2020/21 selezionati dalla giuria, presieduta da Laura Delli Colli e composta da Simone Isola, Valentina Pedicini, Patrizia Penzo e Paola Scarnati.

Giunto alla sua V edizione il premio, attraverso il riutilizzo del materiale d’archivio, “rappresenta una sorta di miccia che accende una nuova forma di creatività, una sorta di interattività non appiattita, un modo di valorizzare nuove forme generazionali”, spiega Vincenzo Vita, presidente della Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, promotore del concorso diretto da Antonio Medici.

Numerossisimi i progetti arrivati in quest’anno così particolare segnato dalla pandemia. Tanto che i giurati hanno avuto un bel lavoro da svolgere per selezionarne, alla fine, nove più uno. “Insieme ai colleghi abbiamo svolto un lavoro di selezione non facile – conferma Laura Delli Colli, presidente della Giuria – ma in totale armonia, data la qualità delle proposte arrivate. Il Premio Zavattini negli ultimi anni si è imposto nell’ambito di festival nazionali e internazionali soprattutto in virtù della considerazione dell’uso della percezione della memoria d’archivio che propone: non si tratta infatti di far realizzare un documentario vero e proprio, ma stimolare una memoria viva attraverso il lavoro di giovani menti creative”.

Il premio Zavattini è partner della sezione Memory Ciak del nostro premio Bookciak, Azione! vinta quest’anno da Per tutti i giorni della tua vita di Marta Sappa e Marco Marasca, ispirato a Le vite di Emma di Ave Govi (LiberEtà).