Virus vs cinema: chi riapre e chi resta chiuso. E l’Anac propone una lotteria di solidarietà
Meglio, ma non bene: anzi, decisamente male. In Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna restano ancora chiuse (fino a domenica 8 marzo) le sale cinematografiche e teatrali, riaperte invece in Piemonte, Liguria, Friuli Venezia-Giulia e Marche. Nel frattempo, sono stati rinviati altri film ed eventi.
Tra questi, Honey Boy, il meta-biopic scritto e diretto da Shia LaBeouf, atteso nelle nostre sale per giovedì 5 marzo con Adler Entertainment, è stato rimandato a data da destinarsi. Posticipata anche la trentesima edizione del FESCAAAL (Festival del Cinema Africano d’Asia e d’America Latina), prevista a Milano dal 21 al 29 marzo e ora slittata a maggio (dal 2 al 10). Sospeso contestualmente anche il MiWorld Young Film Festival, dedicato a cinema e intercultura per le scuole.
Non tutti, d’altronde, si fermano di fronte alla paura del contagio: il 4 marzo arriva finalmente (per 01) Volevo nascondermi, di Giorgio Diritti, con un Elio Germano neo-vincitore del Leone d’argento a Berlino 2020 per il ruolo del pittore Antonio Ligabue.
«Abbiamo deciso di essere nei cinema con il nostro film in un momento in cui è fondamentale superare le paure generate da una situazione difficile che coinvolge tutta la nostra società», ha dichiarato Carlo Degli Esposti, produttore del film. Luigi Lonigro di 01 ha affermato inoltre di confidare sul passaparola alimentato dall’importante riconoscimento berlinese, aggiungendo: «Siamo certi che il pubblico e gli esercenti saranno al nostro fianco per far ripartire il mercato e speriamo che altri titoli importanti seguano la stessa strada».
Ed è stata addirittura anticipata (al 12 marzo) l’uscita del film di Vincenzo Marra La volta buona (con Massimo Ghini, Max Tortora, Francesco Montanari e Ramiro Garcia), per «dare l’opportunità di riaffezionarsi al grande schermo a chi in questi giorni è stato costretto a non andare al cinema o si è tenuto lontano dalla sala», ha dichiarato Cesare Fragnelli, distributore del film per Altre Storie.
Anticipati al 5 marzo anche il biopic storico Marie Curie (di Marie Noelle, distribuito da Valmyn) e, per Universal, il dramma Queen & Slim (di Melina Matsoukas), incentrato su una coppia di afroamericani negli USA dell’era Trump. Sempre dal 5 marzo vedremo Sono innamorato di Pippa Bacca (di Simone Manetti, per Wanted), sulla performer assassinata nel 2008.
Malgrado ciò, a una settimana dai provvedimenti emergenziali varati dal Ministero della Salute (d’intesa con le regioni interessate) per far fronte alla diffusione del Coronavirus in Italia, la vita culturale del Paese è tutt’altro che tornata alla normalità. Fra le altre cose, la settimana tra febbraio e marzo si è chiusa con un calo degli incassi cinematografici del 63% rispetto alla precedente e del 75% rispetto allo stesso periodo del 2019. Il momento difficile è stato sottolineato sia dall’Agis (Associazione Generale Italiana dello Spettacolo) sia dall’Anac (Associazione Nazionale Autori Cinematografici).
La prima, tramite il Presidente Carlo Fontana, pur esprimendo soddisfazione per le riaperture in alcune regioni, ha manifestato solidarietà a tutte le strutture teatrali e cinematografiche ancora costrette a rimanere chiuse, dichiarando la volontà di intraprendere «d’intesa con il Ministero tutte le azioni utili a ricondurre la situazione alla completa normalità e a riportare gli spettatori a frequentare, senza alcun timore, i teatri ed i cinema».
Alcune possibili azioni, per quanto riguarda il cinema, sono state proposte dall’Anac, durante l’incontro con il Ministro dei Beni e delle attività culturali Dario Franceschini svoltosi il 28 febbraio. Tra le idee messe in campo c’è quella di una lotteria, collegata alla prossima Mostra del cinema di Venezia, per intervenire a favore dell’economia del settore piegata ulteriormente dall’emergenza virus.
L’idea, spiega il Presidente dell’Anac Francesco Martinotti, si rifà alla formula di eventi come la Lotteria di Capodanno: «con biglietti la cui vendita dovrebbe andare a formare un montepremi da abbinare al palmarès della Mostra. Una parte dei soldi, quindi, verrebbe utilizzata per i premi e un’altra parte verrebbe trattenuta per finanziare il deficit che comporterà l’attuale emergenza». Per promuovere questa iniziativa, aggiunge, si potrebbero coinvolgere attori e altri personaggi del cinema in veste di testimonial.
Altri possibili interventi, suggerisce ancora Martinotti, sono una generale «accelerazione di tutti i procedimenti burocratici in corso», tra cui «lo sblocco dei finanziamenti per la ristrutturazione di sale chiuse nei centri storici», nonché il recepimento, da parte del governo nazionale, della Direttiva europea del 2019 sul copyright, che «porterebbe risorse anche agli autori e ai produttori», non solo cinematografici.
Affrontare le conseguenze dello psicodramma da Coronavirus porterà finalmente a smuovere le acque di tante questioni in sospeso nella nostra vita culturale? Speriamo. Nel frattempo, andare al cinema e a teatro (per chi può) sarebbe sicuramente una buona idea.
Emanuele Bucci
Libero scrittore, autore del romanzo "I Peccatori" (2015), divulgatore di cinema, letteratura e altra creatività.
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